Lo sviluppo sostenibile delle attività finanziarie (o finanza sostenibile) ha l’obiettivo di creare valore economico nel lungo periodo attraverso l’investimento di risorse finanziarie in attività “sostenibili”, cioè in grado di essere utili alla società e non dannose rispetto al sistema ambientale.

Dal punto di vista pratico, come sottolinea Borsa Italiana, la finanza sostenibile comprende l’emissione di obbligazioni green, sociali e sostenibili, l’attenzione da parte delle società quotate e non ai temi della sostenibilità. Vengono così identificati alcuni strumenti sostenibili quotati e negoziati sui principali mercati finanziari.

Le motivazioni che hanno portato a sviluppare questi concetti sono di carattere etico (coerenza tra le convinzioni etiche e morali dell’investitore e le conseguenze sociali ed ambientali delle società in cui investe) ed economico-finanziario (successo nel medio-lungo termine delle società attente alle tematiche ESG).

Gli investimenti sostenibili e responsabili (RSI) si stanno gradatamente affermando, e si fondano su tre concetti chiave:

  1. Obiettivo di generare rendimento per l’investitore
  2. Orientamento al medio-lungo periodo
  3. Integrazione dei criteri ESG nella selezione di titoli

L’impianto normativo riguardante lo sviluppo della finanza sostenibile affonda le sue radici in due convenzioni internazionali: l’Agenda 2030, adottata nel settembre 2015 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite; e l’Accordo di Parigi, approvato dall’UE il 5 ottobre 2016.

I regolamenti principali riguardanti le tematiche di finanza sostenibile, approvati dall’Unione Europea, sono i seguenti:

  • Regolamento 2019/2088
  • Regolamento 2020/852 (“Tassonomia”)

La normativa europea a livello tecnico, per quanto concerne le specifiche dell’impatto ESG, è abbastanza complessa e richiede l’adozione di benchmark di riferimento “standardizzati”, che al momento non sono stati pubblicati da fonti ufficiali (i.e. regolamenti europei o CONSOB), oppure l’avvalersi di consulenti esterni per valutare rischio e impatto ESG (per esempio MSCI).

La normativa di riferimento prevede due tipi di analisi che devono essere svolte:

  • sugli attori dei mercati finanziari e sul loro impatto ESG
    • creazione documentazione
    • controlli periodici
  • sulla emissione di nuovi strumenti finanziari
    • analisi di benchmark e rating di aziende oggetto degli strumenti finanziari
    • creazione documentazione e controlli periodici